Visita guidata — Mostra evento in S. Giulia – 2024/2025 — Il Rinascimento a Brescia

Moretto, Romanino, Savoldo – 1512-1552

Il 18 ottobre verrà inaugurata la mostra-evento 2024-25 del Museo di Santa Giulia a Brescia. Ecco in anticipo alcune informazioni e le prime date scelte da BidiBrescia per voi.

Questa visita guidata è anche in calendario. Controlla le date e scegli quella che fa per te.

Finalmente torna a Brescia uno dei più grandi capolavori del nostro Moretto: l’enigmatico e magnetico Ritratto di giovane uomo con ermellino, ritratto del quale, da poco, la critica è riuscita ad individuare nel protagonista il conte Fortunato Martinengo. Arriva in prestito dalla National Gallery di Londra dove è permanentemente esposto nella sala 12, al fianco di ritratti dipinti da Tiziano, Parmigianino, Andrea del Sarto, Lotto, Bronzino e tra i quali campeggiano anche il celeberrimo Papa Giulio II di Raffaello e l’ormai famosissimo Tagliapanni del Moroni. D’altronde non c’è dubbio che questo dipinto di Alessandro Bonvicino brilli per fascino storico e per valore artistico nel contesto della più alta ritrattistica cinquecentesca italiana.

Di opere dei nostri giganti del Rinascimento ne spiccano assai sulle pareti dei più importanti musei europei e americani e questa mostra sarà l’occasione, una grandissima occasione, per vederne un bel gruppo ritornare momentaneamente nella città d’origine.

I capolavori di Moretto, Romanino e Savoldo che si potranno ammirare in questa mostra arrivano da Londra, Vienna, New Orleans, dalla Pennsylvania e dalla National Gallery di Washington così come da molti altri musei, italiani e stranieri, e da collezioni private.

Eppure, nelle intenzioni dei curatori, l’obiettivo finale di questa mostra non è “semplicemente” quello di presentare, esibire, ostentare la pittura bresciana del Rinascimento ma quello di raccontare la Storia di Brescia attraverso le opere dei suoi artisti più importanti. Come si viveva a Brescia quando Moretto, Romanino e Savoldo si formavano e facevano le loro tanto caratteristiche scelte stilistiche e iconografiche? Quali furono gli avvenimenti storici più importanti e come influirono sullo stato d’animo collettivo? Quali idee si diffusero e in che modo queste finirono col caratterizzare non solo l’ambiente culturale ma anche il sentimento, il mood della nostra città?

Il racconto inizia con un avvenimento tragico: il Sacco di Brescia del 19 febbraio del 1512. Una tragedia di proporzioni tali che la notizia riecheggiò in tutta Europa assumendo la forma e i caratteri di un evento apocalittico, paragonabile a quello che è stato per il nostro mondo l’attacco dell’11 settembre del 2001 al World Trade Center di New York.

Impressionò l’efferatezza dei saccheggi e delle uccisioni commesse dai lanzichenecchi e dai guasconi del generale francese Gaston de Foix, si stima che siano morte tra le 8.000 e le 10.000 persone: lagrimevol tragedia che fece incredibile strepito in tutta l’Europa scrisse Muratori per l’anno 1512 nei suoi Annali d’Italia. In una lettera Isabella d’Este riferì al fratello Alfonso che eran morte fin qui più da 10 m. persone de la terra […] quelli che giungono qui scapati da tanta furia […] non sanno se loro medesimi siano vivi. […] la città è tutta sanguinolenta […]. Ho grande compassione alla miseria di quella richa città. Non si sapeva dove seppellire i cadaveri ammucchiati nelle case e per le vie, i morti venivano portati fuori città come se fusse sta ledame su li carri (Provvisioni, 28 febbraio 1512).

Ed ecco quindi che in pieno Umanesimo, età di grande apertura e forte fiducia dell’uomo occidentale nelle proprie capacità civilizzatrici, Brescia (e con lei l’Europa intera) tocca con mano l’assoluta precarietà della condizione umana, della civiltà e anche della città come luogo di magnifica espressione di quella fiducia. Ciò che l’esposizione vuole restituire attraverso la pittura di Moretto, Romanino e Savoldo è innanzitutto l’anima di questa città proprio nei decenni successivi alla grande tragedia.

Tutti gli artisti più famosi che lavoravano a Brescia si salvarono: il Civerchio si era già rifugiato, o di lì a poco si rifugiò, nella valle di Nave; Vincenzo Foppa, ormai molto vecchio, era plausibilmente in città ma sopravvisse, così come Floriano Ferramola; Paolo da Caylina sarebbe da considerare una vittima indiretta del Sacco perché poco più tardi morì di dolore a causa, pare, della rottura di un grande bacile di cristallo che aveva dipinto con episodi e con figure del tagico episodio. E i nostri tre più eccellenti pittori dov’erano? Il Romanino si trovava certamente a Padova per dipingere la pala di S. Giustina e forse con lui stava pure il giovanissimo Moretto; il Savoldo forse stava a Firenze o forse altrove (comunque non a Brescia) ma è a loro che, da grandi artisti quali furono, la committenza bresciana assegnò il compito di fissare sulla tela il clima, il sentire personale e collettivo.

Per consentirci dunque di formarci un’idea di quale spirito aleggiasse dentro le mura della città violata si useranno le immagini offerte dalla loro arte in opere a questo scopo richiamate in patria da tutto il mondo.

VISITA GUIDATA NELLE DATE IN CALENDARIO A CURA DI

• Rossana Braga, guida turistica abilitata

COSTO DELLA VISITA GUIDATA NELLA DATA IN CALENDARIO

• € 9,00 a testa: adulti
• € 7,00 a testa: persone con disabilità / ragazzi fino a 18 anni

COSTO DEL BIGLIETTO D’INGRESSO ALLA MOSTRA

• € 8,00: ridotto gruppi / under 18 / persone con disabilità  (fino al 67% + accompagnatore gratuito)
• gratuito: bambini fino a 5 anni / dal 3° figlio in poi (fino ai 18 anni) / guide turistiche abilitate / giornalisti e pubblicisti (a fronte di esibizione della tessera dell’Ordine) / persone con disabilità (oltre il 67%) e accompagnatore / socio ICOM

COSTO DELLA VISITA GUIDATA IN DATA DA CONCORDARE PER GRUPPI GIÀ FORMATI

• vedi le nostre tariffe (link in alto a destra)

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Ritratto, Moretto

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Ritratto, Romanino

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Ritratto, Savoldo