Visita guidata – Palio, tornei, corride e vecchio fòbal a Brescia

Le feste, gli spazi, le regole, il divertimento e le crudeltà

Per secoli nelle piazze e lungo le vie di Brescia, come in tante altre città dalla lunga ed importante storia, si sono svolte tradizionali, seguitissime e molto particolari sfide. Caotiche occasioni d’incontro per masse popolari che partecipavano alle prove dei concorrenti con un tifo tutt’altro che passivo. Eventi annuali, durante i quali, col consenso delle autorità, il pubblico poteva sfogare sui gareggianti e sul tifo avversario, tutte le frustrazioni, le paure e le tensioni sociali del momento.

Brescia aveva il suo palio. Si è svolto ogni anno a Ferragosto per quasi tre secoli, tra il ‘200 e il ‘400, durante le feste per l’Assunta. Per vincere l’agognato pezzo di seta o di altro tessuto prezioso (il palio per l’appunto) si sfidavano ben 4 categorie di concorrenti, tra i quali c’erano anche le prostitute.

Aveva le sue corride, con tori e cavalli semi-selvaggi lanciati sugli affollati corsi, nome che veniva dato a quelle strade sufficientemente dritte e larghe da poter ospitare le corse, per l’appunto.

Aveva, ovviamente, le sue giostre e i suoi tornei, ai quali nessun aristocratico che si volesse veder rispettato poteva rinunciare, in quanto vetrina pubblica per eccellenza riservata agli appartenenti alla classe sociale al potere.

Nell’800, con l’approssimarsi della nostra epoca, anche Brescia si adeguò tempestivamente alle grandi novità di un ambito che abbandonava i caratteri del “semplice gioco” per infilare le nuovissime vesti dell’“evento sportivo”. Arrivò prima il giuoco del pallone, molto diverso da quello di oggi, e poi il fùtbol, sfide tra squadre che necessitavano di appositi campi dotati di tribune. Ma dove allestire lo sferisterio, l’indispenzabile e monumentale “teatro all’aperto”, in una città ancora stretta all’interno dalle sue plurisecolari mura?

Dall’antica Brixia romana all’Ottocento: gli spazi, i tracciati, le tappe, i segni… Andiamo a cercarli nella città di oggi come occasione per rivelare svolgimenti, regole e sregolatezze e poi evocare episodi, protagonisti e contesti storici e sociali tanto diversi, almeno apparentemente, dai nostri.